Andrés Segovia da autodidatta a maestro

Andrés Segovia da autodidatta a maestro

Febbraio 23, 2021 0 Di Antonio Brogliosi

Se parliamo di chitarra classica e dei suoi interpreti non possiamo prescindere dalla figura di Andrès Segovia, chitarrista spagnolo vera stella polare fra gli interpreti dello strumento.
Il suo nome completo era Andrés Segovia Torres, ed era I marchese di Salobreña. Nato a Linares il 21 febbraio 1893, è stato uno dei più grandi chitarristi europei e mondiali. Segovia è considerato come uno dei maggiori sviluppatori della tecnica e dello studio della chitarra classica di tutti i tempi.

Segovia studiò da autodidatta, assimilando al meglio la lezione del celebre conterraneo Francisco Tárrega. La sua prima apparizione in pubblico avvenne nel 1910 a Granada, all’età di diciassette anni; pochi anni dopo tenne il suo primo concerto professionistico a Madrid, suonando una trascrizione per chitarra di Francisco Tárrega ed alcune altre, che aveva sviluppato per proprio conto, di Johann Sebastian Bach, ed ottenendo grande successo. Negli anni successivi la sua fama si consolidò in tutta la Spagna portando la chitarra nelle sale da concerto dei più importanti teatri del paese, da cui fino ad allora era rimasta perlopiù esclusa. Nel 1920 organizzò la sua prima tournée internazionale. Uno storico concerto a Parigi nel 1924 sancì il riconoscimento della sua fama a livello mondiale, come testimonia il clamoroso trionfo delle esibizioni che seguirono in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nel 1928 esegue il primo concerto nella Town Hall di New York.

Nel 1936, da poco trasferitosi a Barcellona, fu indotto a fuggire a Montevideo dallo scoppio della guerra civile spagnola, per far ritorno in patria solo dieci anni dopo. Nella capitale uruguayana diede la prima assoluta di alcune opere fondamentali, come il “Concerto in Re op. 99” di Castelnuovo-Tedesco e il “Concierto del Sur” di Manuel Ponce. Dopo la seconda guerra mondiale la sua attività concertistica riprese con rinnovato successo, mentre il repertorio della chitarra classica viveva un “rinascimento” dovuto al florido lavoro di numerosi compositori, alcuni dei quali indotti a prestare attenzione a questo strumento proprio in virtù del forte influsso recato da Segovia negli ambienti concertistici di tutto il mondo. Condusse parallelamente anche la sua carriera di didatta, iniziata nel 1950 con la prestigiosa assegnazione di un corso presso l’Accademia Chigiana di Siena.

L’attività concertistica di Andrés Segovia proseguì ininterrotta per tutta la sua vita e fino a tarda età, sostenuta, anche negli anni del declino tecnico, dall’incomparabile fama e carisma che sempre l’accompagnarono. Nel 1974 riceve il Premio musicale Léonie Sonning. Nel 1980 al Teatro La Fenice di Venezia tiene un concerto durante il quale riceve il premio Una vita nella musica con l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Nel 1985 riceve il Premio Ernst von Siemens. Nel 1986 vince il Grammy Award alla carriera. Nel 1987, all’età di 93 anni, tenne la sua ultima esibizione, a Miami. Morì il 3 giugno dello stesso anno, presso la casa di Madrid, per un’insufficienza cardiaca.